Quando mi iscrissi al dojo avevo vent’anni. O-Sensei ne aveva sessantasette circa, una differenza di quasi quarantasette anni. Ma mi proiettava facilmente, non importava con quanta forza io l’attaccassi. Da questo punto di vista non sembrava ci fosse alcuna differenza di età….
Nato in Giappone nel 1883, è considerato uno dei più grandi budôka che la storia ricordi. Ad Ayabe, infatti, fu innalzata una statua in suo onore, ancora visitata da milioni di praticanti da ogni parte del mondo. La sua vita è stata caratterizzata da particolari eventi…
…”La mediazione con la cultura occidentale e con i suoi tabù è non solo dovuta, ma ancor più devono essere favorevolmente accolte, per un rinnovamento e un arricchimento, queste innovazioni socioculturali provenienti dai valori di altre civiltà”…
…”Ed è qui che ho potuto fare una constatazione dolorosa: l’ Europeo ha perso il senso del corpo. Questa è, a mio parere, una delle conseguenze dell’alto grado di verbalizzazione tipico delle società europee. Si conferisce alle parole un’importanza primordiale a danno di ogni altro tipo di attività”…
…”La ripetizione delle tecniche conduce alla applicazione spontanea, ma soprattutto immediata, di schemi su un materiale percettivo diversamente variabile ed, in allenamento,volontariamente dosabile ed adeguatamente prevedibile. Viene cosi, demandato al corpo ciò che nel processo conoscitivo viene realizzato dall’intelletto…
Ho dimenticato il nome del mio maestro; ma ricorderò sempre che una volta mi disse: “Quando avevo 13 anni partecipai alla famosa battaglia di Ueno. Guardati! Hai dodici anni, vero? Che cosa ti aspetti, debole come sei, di essere abile di maneggiare la tua spada l’anno prossimo?…
In Aikido non esiste assolutamente primo attacco. Attaccare vuol dire essere già stati sconfitti nello spirito. In accordo col principio di non resistenza, non ci opponiamo all’ attaccante. Quindi, si potrebbe dire che in Aikido non esiste avversario….
…”Possiamo, in omaggio all’aikido, non porci il compito di annientare (marzialmente) chi offende l’arte che così tanto amiamo, ma per amore dell’aikido, ci corre l’obbligo di testimoniare il vero, di non colludere con la falsità”…
…”La maggior parte dei docenti che più o meno conosco, fa riferimento alle armi, ma con intensità e fonti assolutamente diverse. Lo studio delle armi viene presentato, conferendogli un peso più o meno rilevante, nella pratica di ciò che principalmente si concepisce come aikido, appunto il tai jitsu”…
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