Questa analisi, fatta da un non italiano, non ha né l’intenzione né tantomeno la pretesa di spiegare in maniera esaustiva il “perché” e il “come” della situazione politica dell’Aikido in Italia a partire dalle sue origini. Non è questo il suo scopo. Si tratta piuttosto di uno strumento di lavoro…
Fausto De Compadri è stato per me emblematico, anche perché in tanti anni vissuti in un mondo sportivo più o meno vicino alle arti marziali, non mi era mai capitato di incontrare una persona così vicina alla figura ideale del “grande Maestro”…
“…a questo punto mi chiedo, se oggi dovessi scegliere un Maestro per intraprendere un nuovo percorso, sarebbe più tutelante domandargli che grado è o in quante lezioni lo ha preso?”
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