Quando le persone iniziano ad imparare qualcosa oggi, cercano l’insegnante più vicino. E cominciano ad imparare senza neanche pensare a che tipo di insegnante esso sia. …
…”E’ proprio l’idea di modificare ciò che si percepisce che consente l’intuizione del proprio se, per differenza ed adattamento. Viene cosi delineata una coscienza corporea inserita, ma nello stesso tempo differenziata dallo spazio esterno la cui percezione è essenziale per orientarsi nell’azione. Ed è il cambiamento, nel dinamismo della tecnica, a mettere in moto questo meccanismo di riconoscimento continuo dello spazio, della posizione del proprio corpo nello spazio…..
…”Era il tempo in cui era possibile condurre un dojo di Aikido essendo soltanto shodan o nidan. Coloro che diventavano “cintura nera” venivano poi rispettati come praticanti con un’esperienza completa e nessuno aveva difficoltà ad andare ad apprendere da un aikidoka di tale livello. In ogni caso, è vero oggi come allora che un praticante col primo o secondo dan ha soltanto memorizzato le forme ed è ora pronto ad iniziare a studiare”…
…”Conferire un grado è il risultato di una valutazione obbiettiva delle capacità e dei progressi di qualcuno misurandoli con degli standard. Ad ogni modo, io penso che un semplice punto di vista non ha alcuna rilevanza nel cammino lungo la Via. La lontananza e la profondità raggiunte sono una questione interna a cui solo il praticante può rispondere….
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