Sabato 25 maggio alle 12:30 si terrà a Napoli una “performance” di composizione poesie concatenata giapponese.
La poesia concatenata giapponese è, un atto di creazione legato strettamente al momento presente e al contesto dato, al gruppo di lavoro (renju, 連衆) e all’ambiente circostante. L’energia (ki, 氣) fluisce quindi liberamente tra le persone che compongono il renju, armonizzandosi con l’ambiente, il paesaggio, la stagione, l’ora ‒ ed è questa energia, attraverso ogni partecipante, a dar vita alla poesia, che diventa quindi una pratica di meditazione e un esercizio spirituale.
Chi pratica arti marziali sa bene, in generale, cosa sia un kata: è quella forma, quello schema motorio fissato in anticipo, che consente sostanzialmente di esercitarsi ed apprendere una tecnica o un insieme di tecniche di attacco e/o di difesa. Esistono kata elementari, per l’apprendimento iniziale, e kata via via più complessi e anche più difficili da memorizzare…
La storia del corpo è in sé è la storia di un fraintendimento. Probabilmente se non lo si fosse frainteso, non lo si nominerebbe affatto. Il corpo è un ente che, nei termini stessi in cui lo si pronuncia, non trova una sua collocazione ontologica e nomina di volta in volta un frammento ed un fraintendimento. Il corpo, che si identifica con l’uomo, il corpo che l’uomo è, pure si presta a tracciare la mappa della sua reificazione…
La filosofia non si lascia mai coordinare con le scienze. Essa è loro piuttosto sovraordinata, e ciò non solo da un punto di vista logico o relativamente a un piano sistematico delle scienze. La filosofia si trova in tutt’altra zona e in tutt’altro grado dell’esistenza spirituale. Solo la poesia appartiene al medesimo ordine della filosofia e del suo modo di pensare. Ma il poetare e il pensare non sono a loro volta identici.
Questo libro analizza le biotecnologie nella loro essenza, andandone a rintracciare il senso più intimo nella storia della metafisica e rivelandone infine il progetto biopolitico che le sottende, in una “virtualizzazione” dell’intero spettro del reale che costituisce l’accesso ai “codici” per rendere direttamente impiegabile la vita in funzione di un’operazionalità totale che finisce per ritornare, inquietantemente, sull’uomo stesso…
…il ricorso alla terminologia tecnica ha una forte componente di legittimazione ed è in grado di disorientare, alla maniera del latino usato dal buon Don Abbondio. Sicché si ripete a iosa un termine il cui vero significato sfugge…
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