possiamo riferirci ad un esempio dei più classici ed a noi più familiari, quali quello della guida dell’automobile, poiché essa comporta una serie di automatismi tipici dei comportamenti iper-appresi. Durante la guida non esiste un controllo puntuale di tutti i parametri che intervengono nell’azione e la nostra attenzione può essere completamente volta ad altro, per esempio ad una discussione molto articolata con il nostro vicino di viaggio
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“Ogni membro del gruppo è responsabile per la sua parte di lavoro, in quanto il risultato di ciascuno è importante per il risultato del gruppo. Ciò rende i partecipanti dipendenti gli uni dagli altri; solo lo scambio e la condivisione di risorse personali e disponibilità ad apprendere consente di raggiungere l’obiettivo”
Sono sempre più convinto che anche nell’aikido occorrerebbe fare uno sforzo per individuare il nocciolo duro della disciplina, “che non sta nelle forme o nei sistemi di allenamento privilegiati da quella scuola o quel maestro, ma nei principi, che dovrebbero essere il linguaggio di base accettato da tutti i praticanti….
Apprendimento tecnico, perfezionamento tecnico, destrutturazione sono i tre capitoli principali che dovrebbero caratterizzare un processo formativo. I primi due sono più o meno curati in tutte le organizzazione. Manca il terzo, manca la struttura e la didattica della destrutturazione…
Raccolta Foto m° C. Tissier
È normale, dopo alcuni anni di pratica dell’Aikido, porsi alcune domande. Questioni, ad esempio, sul rapporto tra l’aikido e le arti da cui discende o sulla sua relazione con le altre discipline di combattimento ancora oggi praticate. …
Qualche passaggio a cavallo tra AikiJo e Jojutsu al fine di allenare lo spirito delle armi
…la scelta del nostro insegnante è dunque quella di fare aikido e non aikijujitsu e simili ed in questo senso il rigore è estremo: gli orientamenti che ci vengono dati durante la lezione fanno riferimento a due principali capisaldi:
1) Assoluto rilassamento, nessun conto della forza fisica
2) Nessuna prefigurazione della forma da eseguire in risposta all’attacco.
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Per non verbale, che rappresenta il 55% della comunicazione, si intende tutta quella serie di messaggi fisici che noi inviamo verso l’esterno: atteggiamento, sguardo, modo di muoversi etc, quello che viene definito il linguaggio del corpo.
Gli allenamenti tradizionali hanno lo scopo di “abituare” il corpo ad una precisa risposta tecnica su una precisa forma di attacco. In realtà, un minimo di onestà intellettuale è sufficiente ad ammettere che il dover andare con la mente alla più adeguata forma tecnica, può richiedere, in condizioni di tensione, un tempo eccessivo….
Le arti marziali si imparano a piedi nudi proprio per amplificare ed educare al massimo questa tipologia di afferenze. In tutti i taisabaki lavoriamo sempre con i piedi che sfiorano il suolo, in modo da riconoscere immediatamente tutte le variazioni di appoggio….
CORSI DI AIKIDO, KEN E JO
presieduto dal m° Fabio Branno presso:
STADIO S. PAOLO
Fuorigrotta, Napoli
80100 Napoli
lun – mer – ven 20,00 : 22,00
CORSO DI AIKIDO
presieduto dal m° Luigi Branno presso:
FIT POINT (ex Dinamic Center)
Via Tarsia (angolo piazza dante)
Ma-Gio-Ve 20,00:21,15
Furono dei professionisti a costruire il Titanic,
e dei dilettanti a mettere insieme l’Arca di Noè….
La comprensione della situazione in cui si sviluppa il movimento deve nascere da un dialogo tra i corpi degli atleti. Unicamente osservando lo sguardo del nostro compagno, la sua postura, il suo modo di respirare, l’intensità dei suoi attacchi, dobbiamo essere in grado di ricavare una serie di informazioni che ci consentano di relazionarci all’altro nella maniera più adeguata
…”Nella vita quotidiana la coscienza di se stessi è spesso, più o meno vagamente, collegata ad alcuni gesti che si compiono ed in molti casi è totalmente assente da essi. Quante volte si è dovuto risalire per controllare se era stata chiusa a dovere la porta di casa? Si ricorda con esattezza cosa si è mangiato il giorno precedente? Si fanno tantissime cose senza riconoscersi in nessuna di esse…
…”E allora? Se da un punto di vista teoretico si è tutti d’accordo sul differenziare l’Aikido dall’Aikijujutsu, definendo la formazione di quello creativa e di questo tecnicistica, se la marzialità dell’aikido è pura conseguenza e nell’aikijujutsu è nella intenzione, perché si continua ad usare termini fuorvianti quali tecnica e si continua in una didattica che tutt’al più produce formidabili esecutori di annunciatissime tecniche?…
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