…la scelta del nostro insegnante è dunque quella di fare aikido e non aikijujitsu e simili ed in questo senso il rigore è estremo: gli orientamenti che ci vengono dati durante la lezione fanno riferimento a due principali capisaldi:
1) Assoluto rilassamento, nessun conto della forza fisica
2) Nessuna prefigurazione della forma da eseguire in risposta all’attacco.
...
Questa analisi, fatta da un non italiano, non ha né l’intenzione né tantomeno la pretesa di spiegare in maniera esaustiva il “perché” e il “come” della situazione politica dell’Aikido in Italia a partire dalle sue origini. Non è questo il suo scopo. Si tratta piuttosto di uno strumento di lavoro…
Il dott. Giuseppe Ruglioni Sensei, SHIHAN Okuden e Rokudan (6º Dan), capo Istruttore e responsabile dalla Ki no Kenkyukai 気の研究会 Italia è nato a Bogotà (Colombia) nel 1953 e si è laureato in Storia Moderna alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze
CORSI DI AIKIDO, KEN E JO
presieduto dal m° Fabio Branno presso:
STADIO S. PAOLO
Fuorigrotta, Napoli
80100 Napoli
lun – mer – ven 20,00 : 22,00
CORSO DI AIKIDO
presieduto dal m° Luigi Branno presso:
FIT POINT (ex Dinamic Center)
Via Tarsia (angolo piazza dante)
Ma-Gio-Ve 20,00:21,15
…”Il Reishiki é non solo un insieme di norme, e uno strumento per la difesa dello spirito culturale della disciplina nei suoi principi educativi, è parte di ciò che permette di essere gruppo, che condivide la necessità della mutualità tra i praticanti. Un Reishiki (in senso profondo, realmente compreso da tutti, anche nei suoi significati impliciti e non manifesti) non può essere imposto ma va condiviso”…
…”Nella vita quotidiana la coscienza di se stessi è spesso, più o meno vagamente, collegata ad alcuni gesti che si compiono ed in molti casi è totalmente assente da essi. Quante volte si è dovuto risalire per controllare se era stata chiusa a dovere la porta di casa? Si ricorda con esattezza cosa si è mangiato il giorno precedente? Si fanno tantissime cose senza riconoscersi in nessuna di esse…
…”non credo sia questa la sede per parlare della magnifica performance del m°Tissier sia dal punto di vista tecnico che didattico, prima di tutto perché ho sempre detestato gli articoli che propongono una mera lista della spesa al supermercato”…
…”Sicuramente l’odore non è dei migliori, ma è un odore che puzza di buono, di vero. Si sente il profumo di kimoni sudati, di docce ancora bagnate, di tatami calpestati, di mani sfregate, di corpi accaldati, di piedi doloranti e di tanto, tanto rispetto. Si, un rispetto che fa onore al genere umano; tutti rispettano tutto.”….
…”Senza indugiare mi porse il polso dicendomi di afferrarlo con la mano speculare e con tutta la forza disponibile. Lo afferrai, e cercando di mettere in pratica i principi di cedevolezza acquisiti nel mio Dojo di appartenenza, assecondai i movimenti del suo braccio non liberandolo dalla presa”….
Musashi può esser definito benissimo il Via col vento giapponese. Scritto da Eiji Yoshikawa (1892-1962), uno dei più prolifici e più amati fra gli scrittori del Giappone; è un lungo romanzo che apparve per la prima volta a puntate fra il 1935 e il 1939, sull’Asahi Shimbun, il più diffuso e prestigioso giornale nipponico.
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