Pena morte: protesta in Iran per esecuzione di una donna malata di mente
(ANSA) – TEHERAN, 31 OTT – Un gruppo di docenti universitari iraniani ha protestato con un comunicato stampa contro l’impiccagione, il 22 ottobre, di una donna. Soheila, 28 anni, prostituta senzatetto, aveva ucciso a coltellate il figlio dopo il parto ed e’ stata impiccata in carcere. I docenti di sociologia e psicologia hanno detto che si trattava di una persona malata di mente. Organizzazioni per i diritti umani hanno reso noto che viveva senza alcun sostegno ed era ”la piu’ indifesa delle madri iraniane”.
Un fatto lontano. In una terra lontana. Modi di pensare lontanissimi. I popoli devono seguire il loro proprio percorso di crescita. La civiltà è una conquista. Cosa ci viene richiesto, enfatizzando questa notizia? Noi, da qui, più che deprecare non possiamo.