Interrogatori, Obama esclude la Cia

Il presidente Usa dà il via libera alla creazione di una unità d’elite incaricata di interrogare i sospetti
terroristi: sarà nei locali della Fbi. Il presidente americano Barack Obama ha dato il via libera alla creazione di una unità d’elite incaricata di interrogare i principali sospetti terroristi: lo scrive il Washington Post, nel giorno in cui la Cia renderà pubblico un rapporto redatto nel 2004, dall’ispettore generale John Helgerson, sulle sue pratiche di interrogatorio nelle prigioni segrete all’estero, e tenuto segreto fino ad oggi. Citando, senza nominarli, gli alti responsabili dell’amministrazione, il quotidiano americano ha sottolineato che questa decisione è stata presa nell’ambito di un più ampio impegno volto a rivedere la politica americana sulla detenzione e gli interrogatori dei sospetti. Obama ha autorizzato la creazione di questa nuova unità, chiamata «High-Value Detainee Interrogation Group» (HIG), alla fine della settimana scorsa, secondo il giornale. Sarà composta da esperti provenienti da diverse agenzie dei servizi segreti e organismi incaricati di vigilare sul rispetto della legge e sarà sistemata nei locali della Fbi, precisa il Washington Post. Il gruppo sarà monitorato dal Consiglio nazionale di sicurezza e posto sotto la diretta sorveglianza della Casa Bianca, revocando alcuni poteri alla Cia, i cui metodi di interrogatorio sono stati contestati. Poco prima di assumere le sue funzioni, a gennaio, Barack Obama aveva promesso di riformare la politica americana di detenzione e gli interrogatori dei sospetti terroristi, in particolare grazie alla creazione di un gruppo di lavoro specifico, le cui conclusioni saranno annunciate oggi. Nel rapporto della Cia invece saranno rivelate (o esecuzioni simulate), come quella di Abd al Rahim al Nashiri, sospettato di avere avuto un ruolo nell’attentato al cacciatorpediniere USS Cole (2000), minacciato con una pistola e un trapano. Un’altra volta, un colpo di pistola è stato sparato nella stanza accanto a dove era in corso l’interrogatorio, per fargli credere che il suo compagno era stato ucciso.



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