INTERIOR zhuan
INTERIIOR zhuan 15 – 17 aprile 2011 inaugurazione 15 aprile – ore 18,00
Via Meda, 25 – Milano regia carlo bevilacqua design Johnny dell’Orto
Medihia Rende calligrafia paola paramatti performance musicale beppe grifeo
Produzione Enrico grisanti / xtv productions editing e post-produzione olivia busnelli alessio carassale 15 – 17 aprile 2011 inaugurazione 15 aprile – ore 18,00 Via Meda, 25 – Milano
L’arte della scrittura CINESE non coinvolge solo chi la esegue, ma anche chi l’ammira.L’arte della scrittura Zhuan sconfina nel design e nel video.La scrittura Zhuan è una delle cinque scritture cinesi, e la più antica.
Nel nostro secolo questa scrittura ha stimolato l’emergere di nuove vie di ricerca estetica dai risultati particolarmente attuali. Affascinato dagli ideogrammi dell’antica scrittura cinese Zhuan, fissati sulla carta da Paola Paramatti, Jonnhy Dell’Orto – regista, designer, architetto, sceneggiatore – li ha reinterpretati donando la plasticità di un bassorilievo a queste forma archetipiche riportandole su un materiale antico e naturale come la ceramica fredda .
Allo stesso modo Carlo Bevilacqua li reinterpreta in una installazione video analizzandone il movimento nella danza del divenire del segno, metafora del divenire della natura e dei sentimenti rappresentati e dell’essenza della forma delle cose La pratica della calligrafia rientra a pieno titolo nelle tecniche per raggiungere l’immortalità; queste, sono state messe a punto particolarmente nel Taoismo, al fine di ottenere salute e longevità. Infatti le basi che sottendono alla medicina tradizionale cinese sono valide anche nell’arte della scrittura; nei trattati medici si sottolinea che praticare la calligrafia rimette in ordine le correnti di energia del corpo umano, e l’energia positiva che anima la calligrafia non vivifica solo chi la pratica, ma si riversa anche su chi la colleziona; questa è una delle ragioni che hanno dato vita alle grandi collezioni di calligrafia presenti nei tesori imperiali cinesi e giapponesi.L’invenzione dei caratteri è attribuita a Cang Jie, indovino del mitico imperatore Huangdi, considerato uno dei principali artefici della civiltà cinese; Cang Jie aveva due paia di occhi atti a scrutare i fenomeni del cielo e della terra, osservando i moti degli astri e le impronte degli animali elaborò i segni più semplici della scrittura(Wen).
Così le origini della scrittura sono viste nella natura stessa.
La visione organicistica del mondo presente in Cina ha portato ad attribuire alla scrittura le qualità degli esseri viventi: i caratteri sono considerati composti da tendini, carne, ossa,energia, spirito e sangue. I tendini uniscono tratti e caratteri con un un unico slancio; quando i tratti sono corposi senza essere grassi si ha la carne; le ossa quando i tratti sono forti senza essere rigidi.
L’energia li deve animare e lo spirito del calligrafo vi deve infondere la propria personalità determinandone lo stile.
Infine l’inchiostro bello e consistente come il sangue, né diluito come acqua né denso come fango.
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