IM-PERMANENZA MUJO
Inaugurazione Mercoledì 21 Novembre 2012 ore 18.30 Tetsuro Shimizu
IM-PERMANENZA MUJO A cura di Matteo Galbiati
Dal 21 Novembre 2012 al 26 Gennaio 2013
“Ogni cosa esistente è impermanente”
“Qualsiasi cosa è, sarà, era”
Queste asserzioni esprimono in maniera incontrovertibile lo spirito di Mujo ovvero dell’Impermanenza. Troviamo traccia della dottrina dell’Impermanenza nello Shobogenzo e in altri testi del XIII secolo ascrivibili al monaco giapponese Dogen Kigen (1200-1253); lo Zen deriva dalla tradizione Chan cinese che a sua volta si rifà alla consuetudine indiana e si sviluppa in Giappone intorno al IX secolo sebbene il Buddhismo avesse già raggiunto l’arcipelago in epoca precedente.
Nella dottrina canonica Buddhista l’ esistenza dell’uomo si dipana intorno a tre aspetti fondamentali:
l’impermanenza o continuo divenire, la sofferenza o insoddisfacibilità delle cose legate al mondo, il non sé o insostanzialità della personalità.
La personale che dal 21 Novembre 2012 si terrà negli spazi della Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili è una riflessione puntuale su questo aspetto fondante del Buddhismo. La consapevolezza di Mujo anima i lavori di Tetsuro Shimizu; il nucleo di opere presentate è stato studiato appositamente per l’occasione di questa mostra e concepito tenendo conto degli spazi in maniera specifica ma non vincolante. Il rapporto tra l’opera e lo spazio circostante, sia esso la parete che la accoglie o il vuoto che la circonda, risponde a delle attitudini squisitamente orientali; lo spettatore si sente compreso in quel che i giapponesi chiamano Ma. Come ricorda Giancarlo Calza il Ma è un periodo, un intervallo di spazio e di tempo; una posizione, una distanza, un vuoto. Esiste un Ma della vita quotidiana, dello sport e dell’arte. Il Ma artistico dipende strettamente dal Ma religioso; esso irrompe nella quotidianità e nel senso comune stravolgendo ciò a cui siamo usi: la simmetria e la perfezione. Nelle tele di Shimizu, attraverso il contrasto tra la sagomatura, i tagli, le interruzioni e l’evidente tensione pittorica che si svolge nervosa sulla trama, si esprime il flusso, il divenire stesso; esso non si conclude sulla tela ma si espande al di fuori di essa modificando la circostanza di partenza; in questo senso si può dire che le opere proposte da Shimizu non siano state pensate con un intento site-specific: esse sono in grado di far scaturire l’interruzione dello spazio- tempo laddove vengano ubicate. L’osservazione attraverso ilMa si fa esperienza per lo spettatore; l’interruzione del tempo quotidiano che ne deriva permette il riconoscimento e l’adesione da parte di chi guarda al flusso evolvente diMujo. Il procedimento pittorico di Shimizu si è orientato su un intervento simultaneo che coinvolgesse tutti i pezzi in modo che anche una sola pennellata determinasse riflessi sensibili su tutte le tele coinvolte, registrando la comunione dell’atto creativo col concetto stesso di Impermanenza e contemporaneamente creando un’apparente contraddizione nella creazione di oggetti che permangono fisicamente come opere ubicate nello spazio. Non c’è da parte dell’artista, come si può intuire, la ricerca di una certa piacevolezza estetica facilitata dal ricorso a colori accesi ma al contrario l’inasprirsi talvolta violento della tavolozza negli esempi dei giallo-verdi acidi o dei viola-blu lividi, rimanda di continuo alle dottrine dell’incompletezza, dell’imperfezione e dell’asimmetria e più in particolare a Yojo, il sovrappiù del sentimento. Esso è perpetrato attraverso la presenza di vuoti palpabili lasciati volutamente insoluti da Tetsuro. L’incompletezza genera quindi dinamismo attraverso rapporti evocativi.
Conferenza sul tema: Mujo a cura di Rossella Marangoni, Gennaio 2013
Immagine in allegato alla mail:Tetsuro Shimizu, Mujo T-5, 2012, olio su tela sagomata, 120×80 cm
Prossima mostra: Mutsuo Hirano, Primavera 2013 a cura di Matteo Galbiati e Davide Sarchioni
Per informazioni e richiesta immagini ad esclusivo uso stampa contattare:
Raffaella Nobili: +393396008358
Alessio Nobili: +393480687073
PARAVENTI GIAPPONESI – GALLERIA NOBILI
Via Marsala 4 Milano
Telefono: +39026551681
Lunedì 15.00-19.00 – Martedì-Sabato 11.00-13.00 14.00-19.00
BIOGRAFIA
Tetsuro Shimizu è nato a Tokyo nel 1958. Nel 1987 si trasferisce in Italia, a Milano, dove si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1985 espone le sue opere in gallerie private, spazi pubblici in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.
MOSTRE PERSONALI SELEZIONATE
2012 Tetsuro Shimizu. Im-permanenza Mujo ??, Paraventi Giapponesi – Galleria
Nobili, Milano a cura di Matteo Galbiati
Balestrini Centro Cultura Arte Contemporanea, Albissola Marina (SV),
a cura di Riccardo Zelatore
2010 Japanese Screens – Galleria Nobili, Milano
2009 Galleria Gagliardi Arte Contemporanea, San Gimignano (SI)
Bice Tokyo Caretta Shiodome, Tokyo (Giappone)
2008 Anceschi-Fieschi-Shimizu, AR Officina Arte Contemporanea, Gorgonzola (MI)
2006 Cavenaghi Arte, Milano testo di Alberto Veca e Claudio Cerritelli
Villa Pisani, Bagnolo di Lonigo (VI)
Pietro Pasquali–Tetsuro Shimizu, Symposium, Chiuduno (BG),
a cura di Riccardo Zelatore
2005 Galleria Morone, Milano testo di Claudio Cerritelli
Arte Fiera, Stand Cavenaghi Arte, Montichiari (BS)
Bar Testa, Albissola Marina (SV) a cura di Riccardo Zelatore
2004 Pinacoteca Comunale Villa Soranzo, Varallo Pombia (NO),
testo di Caterina Corni, Galleria Teardo, Pordenone
2003 ArteFiera, Stand Galleria Morone 6, Bologna
2002 Galleria Morone 6, Milano testo di Flaminio Gualdoni
2001 Galleria Gagliardi Arte Contemporanea, San Gimignano (SI),
testo di Valerio Dehò
2000 Galleria Morone 6, Milano testo di Alberto Fiz
1999 Galleria Morone 6, Milano testo di Flaminio Gualdoni
Consolato Generale del Giappone, Milano testo di Maria Pace Ottieri
1998 Galleria Gagliardi Arte Contemporanea, San Gimignano (SI)
1994 Ausstellungsraum Harry Zellweger, Basilea (Svizzera)
1993 Nakamiya-Shimizu, Galleria Aperta Arte Contemporanea, Modena,