I° CORSO AIKIDO E DISABILI (FORMAZIONE ASI)

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Il Primo Corso AIKIDO E DISABILI promosso dalla ASD Takemusu Aikido Roma in collaborazione con il centro di riabilitazione VACLAV VOJTA e il settore AIKIDO ASI (Ente di promozione sportiva) si propone la finalità di fornire agli insegnanti di AIKIDO le competenze necessarie per svolgere attività di insegnamento a persone con disabilità.
Il Corso permette di acquisire sul campo le conoscenze e le abilità utili per orientarsi nel complesso mondo dell’insegnamento dell’aikido a persone con disabilità.
Mette a disposizione 20 ore in tre mesi in cui è possibile attingere da un minimo di 2 a un massimo di 12 ore come crediti formativi equivalenti.

LA METODOLOGIA DIDATTICA
Ai ragazzi disabili inseriti nel progetto verrà somministrato a inizio corso un test sullo stato del benessere psicofisico.
I ragazzi riceveranno gratuitamente il materiale necessario per la pratica (kimono, cintura) con il logo degli sponsor e degli enti patrocinanti. Alla classe di ragazzi e adulti con disabilità bisognerà promuovere la partecipazione attiva attraverso lezioni legate ai rudimenti della disciplina (programma tecnico) ma anche attraverso l’insegnamento della etichetta rituale dell’aikido, montando e smontando ordinatamente i tatami, vestendo il keikogi, apprendendo il rituale di esame, ecc.
Alla fine del corso i ragazzi effettueranno un secondo test sullo stato del benessere psicofisico e affronteranno l’esame di aikido con una commissione designata e verranno effettuati comunicati stampa e dato risalto all’evento tramite gli opportuni canali di comunicazione.

I DESTINATARI
Il Corso AIKIDO E DISABILI è rivolto agli insegnanti di AIKIDO ASI, ai tirocinanti AIKIDO ASI e a tutti coloro che ne faranno richiesta, previa valutazione del CV.
E’ fortemente raccomandato per tutti i tecnici AIKIDO ASI la frequentazione di almeno 2 ore di lezione nell’arco dei tre mesi del progetto.

IL PROGRAMMA
Le lezioni si svolgeranno, data la disponibilità del centro di accoglienza i martedì e giovedì dalle 11.30 alle 12.30 a partire dal 23 FEBBRAIO 2015 al 14 APRILE 2015
L’esame finale si terrà SABATO 18 APRILE 2015 ore 10.00.

LA VALUTAZIONE
La commissione mista composta di Insegnanti di Aikido e personale Medico valuterà i ragazzi e gli adulti relativamente al programma svolto.

LA SEDE
Il Corso si svolgerà a Roma, nel Municipio VIII presso l’Aula appositamente attrezzata, sita al piano primo del centro VACLAV VOJTA Via Salvatore Pincherle, 186 – 00146 Roma, la struttura oltre ad essere un centro di accoglienza ha a disposizione il personale medico e l’assistenza ai praticanti.

I COSTI
La partecipazione al corso è gratuita e patrocinata dal Settore AIKIDO ASI.

I RICONOSCIMENTI
Agli insegnanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione al corso con il numero di ore di partecipazione valido ai fini del riconoscimento dei crediti equivalenti.
Ai ragazzi con disabilità verrà rilasciata l’attestato di V Kyu (cintura gialla) riconosciuto dal settore AIKIDO ASI dell’ Ente di promozione sportiva ASI

I REFERENTI DI PROGETTO
Settore AIKIDO Carlo Cocorullo
Dott.ssa Sabina Pellanera Area Fisiatria – Dott.ssa Silvia Brutti Area Psicologia
E-mail: info@aikidoasi.it



2 commenti

  1. Grazie era necessaria un’associazione che insegnasse Aikido anche ai disabili,perché anche loro hanno dei diritti, sono degli esseri umani come tutti gli altri.Però ciò è accaduto soltanto a Roma e le altre città d’italia che fanno, dormono? Per esempio Napoli ha cominciato timidamente a far accedere disabili alle proprie strutture senza pretendere certificati di sana e robusta costituzione, il primo è stato proprio il compianto maestro Esposito Brunello allo Stadio Collana e poi per la ginnastica comune la palestra The Body.Le altre palestre che fanno non si uniformano ai nuovi tempi oppure per loro le cose non cambiano mai ed i disabili rimangono delle persone inutili da eliminare come ai tempi dei latini in cui le persone neonate menomate venivano gettate dalla rupe Tarpea o come ai tempi nostri in cui si assaltano i centri per i disabili e si cerca di eliminarli come fossero degli oggetti o come nelle comunità africane dove il diverso ad esempio l’albino viene visto come fonte di male e frutto di magia nera per cui deve stare lontano dagli altri come un reietto della società. E’ giusto tutto questo? Quando le cose cambieranno effettivamente? Comunque io rimango salda nei miei principi e in ciò che penso è sempre lotterò in prima persona per tutto quello che mi sta a cuore parlando e scrivendo.


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