Trattasi di una guida rivoluzionaria e originale, che tocca temi che spaziano dalla psicologia alla didattica, e affrontano argomenti spesso dati per scontati e non approfonditi a dovere nelle arti in generale. L’obiettivo è il risveglio dell’intelligenza, dell’intuizione, della sensibilità, scavando in profondità attraverso descrizioni spesso anche pungenti e dirette…
La valorizzazione e la focalizzazione delle peculiarità che appartengono al percorso di formazione della figura dell’insegnante, necessariamente diversa dal percorso dell’allievo-praticante, rappresenta uno degli aspetti più importanti dell’impegno della FITA sulla base del convincimento che le due figure sviluppino esperienze ed abilità differenti….
Ogni gruppo vede gli altri come estranei, spesso eretici, in nome di un campanilismo che alla fine diventa solo e soltanto xenofobia…
Ed ecco l’ultimo film di Takeshi Kitano. Ed ecco il primo film di Takeshi Kitano che recensisco nonostante li abbia visti già tutti.
Il boss della più grande associazione mafiosa del Kanto, Sekiuchi, convoca un summit di tutte le cosche affiliate…
Radio, telefono, televisione, tutti i «mass-media» della nostra civiltà tecnologica mentre sembrano soltanto realizzare più compiutamente e ferreamente l’opera di spersonalizzazione, pare introducano, invece, un rovesciamento della tendenza in quanto portano l’umanità a ritrovare rapporti di simultaneità temporale piuttosto che di successione seriale…
“Il lato destro della lama è la metà destra del mio cuore; il lato sinistro è la metà sinistra del cuore di chi mi fronteggia. Insieme sono un cuore solo.”….
Qui il maestro arriva ad affermare un concetto in netta contrapposizione con il luogo comune che vede la donna meno portata per le arti marziali, rivelandoci che “praticare con una donna equivale a praticare con un maestro”….
Questo libro analizza le biotecnologie nella loro essenza, andandone a rintracciare il senso più intimo nella storia della metafisica e rivelandone infine il progetto biopolitico che le sottende, in una “virtualizzazione” dell’intero spettro del reale che costituisce l’accesso ai “codici” per rendere direttamente impiegabile la vita in funzione di un’operazionalità totale che finisce per ritornare, inquietantemente, sull’uomo stesso…
Sono proprio le cortigiane degli Shimabara, la sensualità dei corpi e i piaceri dell’amore ad essere raffigurati negli ukiyo-e shunga, l’arte erotica xilografica policroma che, a partire dal XVI secolo e nei primi decenni del successivo, raggiunse un fiorente sviluppo in Giappone. In realtà l’arte della shunga era antichissima: importata, come in genere tutta la pittura giapponese …
Quella che lo scrittore catalano Màrius Serra ci racconta in Quieto (uscito ora da Mondadori nella bella traduzione di Betrice Parisi) è anzitutto una grande storia d’amore. Del tipo d’amore più grande, che è forse anche quello più difficile da dire: quello dell’amore del padre per un figlio…
Singolare perché il film, sposando la causa dei samurai, prende posizione contro la globalizzazione, l’americanizzazione e la politica imperialista degli Stati Uniti, che esercitano il loro interventismo militare sapendo poco o nulla dei popoli antagonisti. Le singolarità, tuttavia, finiscono qui: perché L’ultimo samurai sposa il tradizionalismo anche sul piano formale…
La vera protagonista della pellicola, però, è proprio Bagheria, ricostruita da Tornatore in Tunisia sulla base dei suoi ricordi, delle testimonianze e dei filmati dell’epoca, una Bagheria che nel corso dei 150 minuti del film cambia sotto gli occhi dello spettatore, che vede aumentare le case, pavimentare le strade…
Il libro riassume le esperienze maturate dall’autore in circa vent’anni di insegnamento in Italia e in Europa, tanto nei dojo (i normali luoghi di pratica) quanto presso l’Istituto di Fisioterapia dell’Università di Firenze e il “Centro Torreggiani” della Croce Rossa…
Il romanzo racconta in prima persona la storia di Kaori, una donna di 42 anni, e il rapporto profondo che la lega a sua cugina Chie-Chan, di cinque anni più giovane…
Kurosawa raggiunge il culmine della sua espressività pittorica con quest’opera, poiché, prima di iniziare le riprese, aveva realizzato dei bozzetti dipinti a mano di tutto il film (uno storyboard decisamente straordinario), che gli hanno permesso di avere chiara sin dall’inizio la costruzione delle inquadrature e l’uso da fare dei colori…
Kurosawa scava sotto la perfezione del capolavoro di Shakespeare e riporta in immagine la carica barbarica e destabilizzante del testo.
Il trono di sangue è un’opera squisitamente sperimentale : rilegge una tragedia tutta occidentale (ma al fondo universale) con i gesti trattenuti e compressi del Teatro No.
Il Giappone feudale vide la nascita di una delle più straordinarie figure di guerriero professionista mai esistite, il Samurai. La classe Samurai, emersa dalle nebbie nei primi secoli di storia nipponica, tra l’VIII e il XI secolo sostituì rapidamente la precedente classe dominante dei nobili di corte (kuge) e dopo la guerra Genpei (1180-1185) assunse definitivamente il controllo del paese, mantenendolo fino al 1868.
quest’opera di Akira Kurosawa, uscita nel 1985, nominata a quattro Oscar ma vincitrice solo per i costumi, assorbe molto dalle tragedie di Shakespeare (la trama è praticamente quasi uguale a quella del Re Lear
…un samurai e’ morto, pugnalato all’addome; una donna, la moglie del samurai, e’ stata violentata, ed e’ poi fuggita; un bandito, famoso per i suoi assassini e’ stato catturato, e verra’ in ogni caso giustiziato. Un monaco buddista e un boscaiolo, rifugiatisi per la pioggia sotto un edificio in disfacimento, la Porta di Rasho a Kyoto, narrano ad un viandante le varie testimonianze che sono state riportate al processo del famoso bandito il cui nome e’ Tajumaro…
…l’arrivo del conturbante efebo Kano Sozaburo (bello e androgino come certi eroi dei manga) insinua delitti e gelosie in un gruppo di samurai, minando il rigidissimo codice di regole e punizioni (il gohatto, appunto) che ne governa internamente la disciplina….
I sette samurai di Akira Kurosawa. Un film la cui potenza cinematografica e la cui profonda umanità travalicano, inossidabili e imperituri, i confini geografici e generazionali, perché latori di un messaggio poetico universale, che ci fa collocare oggi il regista giapponese accanto ai nomi più illustri e leggendari del genio creativo di ogni epoca e nazionalità.
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