La filosofia non si lascia mai coordinare con le scienze. Essa è loro piuttosto sovraordinata, e ciò non solo da un punto di vista logico o relativamente a un piano sistematico delle scienze. La filosofia si trova in tutt’altra zona e in tutt’altro grado dell’esistenza spirituale. Solo la poesia appartiene al medesimo ordine della filosofia e del suo modo di pensare. Ma il poetare e il pensare non sono a loro volta identici.
“Irezumi (入れ墨, 入墨, 文身, 剳青, 黥 or 刺青) ireru inserire sumi inchiostro nero) o horimono (horu inscrivere mono qualcosa) è una parola giapponese che si riferisce all’inserimento dell’inchiostro sotto la pelle allo scopo di lasciare un segno permanente, di solito decorativo…
Il Giappone è per tradizione un paese scintoista. Il buddismo vi è stato introdotto nel secolo VI (Brocchieri & Nishikawa, 1999b). La sua influenza sulla società giapponese è stata molto forte, tanto che in alcuni periodi storici è stato accolto come religione ufficiale dello stato. L’influenza dello shintoismo non è venuta mai meno..
“‘La macchina psicologica che trasforma l’energia è il simbolo. Intendo qui un simbolo reale e non un segno” afferma C.G. Jung nel suo testo “La dinamica dell’inconscio”. Per Jung i simboli sarebbero il linguaggio dell’inconscio e i sogni i suoi mezzi di comunicazione….
Il mattino dell’otto luglio 1853 i guardiacoste giapponesi della baia di Uraga scorsero delle navi che si avvicinavano; erano due fregate da guerra nordamericane a vapore con seicento uomini a bordo. Ci fu il panico….
La storia dei 47 ronin è una delle più celebrate dell’epopea dei samurai e lo fu ancora di più perchè si verifico proprio nel momento in cui la classe dei bushi (1) stentava a mantenere il proprio senso d’identità, di casta di guerrieri in epoca di duratura pace, classe sociale priva di ogni funzione…
…”Nonostante noi occidentali pratichiamo discipline tradizionali come l’Aikidô, non siamo di certo obbligati ad essere shintoisti o fanatici rispetto ad una cultura che non ci appartiene, ma esistono alcuni modi di comportarsi ed alcuni aspetti “filosofici”, senza i quali l’Aikidô, come le altre discipline tradizionali, non avrebbe più lo stesso senso”…
…”Il Reishiki é non solo un insieme di norme, e uno strumento per la difesa dello spirito culturale della disciplina nei suoi principi educativi, è parte di ciò che permette di essere gruppo, che condivide la necessità della mutualità tra i praticanti. Un Reishiki (in senso profondo, realmente compreso da tutti, anche nei suoi significati impliciti e non manifesti) non può essere imposto ma va condiviso”…
Si impara a contattare e veicolare l’Energia Vitale Universale ricevendo l’Iniziazione durante il seminario di 1° livello, al quale possono accedere tutti coloro che lo desiderano e che potranno disporre poi per tutta la vita del sostegno di questa Energia…
In giapponese la parola « shi » significa dito e« atsu » significa presone. Lo « Shiatsu », detto anche Agopressione, è un tipo di massaggio orientale, nel quale le dita vengono premute su particolari zone del corpo per alleviare dolori, sofferenze, tensione, fatica, e malattie. Queste zone sono anche chiamate « tsubo » …
Per noi occidentali così distanti dalla cultura orientale, ed in particolare da quella giapponese, non è facile accettare e comprendere cosa significa praticare Zen e perché lo Zen è compagno ideale delle Arti Marziali. Ed è mio desiderio sollevare un velo a favore della comprensione di questa disciplina…
I manga, come ognuno sa, sono tra i generi di letteratura popolare più diffusi in Giappone. I manga erotici sono un’articolazione della cultura manga ma sbaglierebbe chi li ritenesse assimilabili tout-court alla stampa pornografica I manga erotici sono infatti un genere che rivendica intera la propria dignità e che vanta tradizioni illustri…
E’, tra le orientali, l’entusiasmante. Per concezioni di religioni, dell’incontaminato, dell’estetico, dell’essenziale, della perfezione. L’antropologo Claude Levi-Strauss dimostra che la cucina è una delle più importanti manifestazioni della cultura di un popolo. Buddismo e Shintoismo influenzarono la cucina giapponese…
…”Il sapone rimase sconosciuto fino al XVI secolo per cui spesso si passava sul corpo la pietra pomice che levigava e puliva. Per dormire il samurai usava materassi di paglia e un blocco di legno come cuscino. Si spogliavano degli abiti esterni, ma restavano con la biancheria. Gli spostamenti erano rari in tempo di pace in quanto le strade si presentavano impervie e pericolose e le distanze erano sempre considerevoli. Viaggiavano a cavallo e raramente in palanchino o in carri ….
Nell’architettura civile si delineò il modello delle abitazioni dei samurai tipiche di questo periodo, shoin-zukuri, caratterizzate dall’impiego di divisori interni come porte scorrevoli (fusuma) e paraventi pieghevoli (byobu), particolarmente adatti ad accogliere pitture decorative di grandi dimensioni…
I Sashimono erano, nell’epoca medievale Giapponese, piccoli stendardi indossati dai soldati per identificare le truppe durante le battaglie. Essi venivano di solito posti sul dorso dei militari di base (gli ashigaru), dei samurai ma anche posti nei porta-stendardi speciali sulle monture di alcuni soldati di cavalleria
Cosa fanno le persone quando preparano il tè? 2. Perché qualcuno dovrebbe voler fare una cosa tanto difficile? 3. Come possono persone di diversa cultura e di diversa religione trarre beneficio dalla Via de Tè? Cos’è il Tè?
I giapponesi raffinarono questa arte portandola ad un livello ineguagliato anche in Cina. Ci sono due stili fondamentali: il “koten” o classico e il “bunjin” o informale; quest’ultimo è il più difficile da padroneggiare. Un buon bonsai deve avere un’apparenza naturale e non deve mai mostrare l’intervento dell’uomo. Il bonsai può essere ottenuto dal seme, da rami trapiantati o da virgulti di alberi…
Mentre il gusto occidentale tende a dare importanza alla quantità, ai colori dei fiori puntando l’attenzione maggiore sulla loro bellezza, i giapponesi privilegiano gli aspetti lineari della composizione ed hanno raggiunto un tale grado di perfezione in quest’arte che il vaso, gli steli, le foglie ed i rami acquisiscono un valore complementare a quello dei fiori…
La purificazione veniva utilizzata, e ancora oggi così avviene per acquietare lo spirito, raggiungere il divino, allontanare ogni malizia, egoismo e cattiveria
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