Quando le persone iniziano ad imparare qualcosa oggi, cercano l’insegnante più vicino. E cominciano ad imparare senza neanche pensare a che tipo di insegnante esso sia. …
Lo zen, con ogni probabilità, non ha gran che da dare all’Occidente – allo stesso modo, del resto, di quanto la filosofia occidentale non abbia molto da offrire all’Oriente, ben inteso. Sforzarsi di tradurre gli insegnamenti zen in un linguaggio a noi comprensibile può essere un’operazione tanto improba quanto sterile….
…”Ritengo che “tecnica”, validissimo per l’Aikjujutsu o l’Iwama Ryu, rimanda a schemi rigidi troppo predefiniti e codificati, il cui contenuto è valido solo se si adopera quella forma. L’aikido invece, ha bisogno di “modelli” che cambiano continuamente e si adattano ai principi che la caratterizzano. Nel mio dojo ho sostituito quindi con “modello” il termine “tecnica” usato da sempre per indicare un lavoro di aikido”…
Il mattino dell’otto luglio 1853 i guardiacoste giapponesi della baia di Uraga scorsero delle navi che si avvicinavano; erano due fregate da guerra nordamericane a vapore con seicento uomini a bordo. Ci fu il panico….
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…”E’ proprio l’idea di modificare ciò che si percepisce che consente l’intuizione del proprio se, per differenza ed adattamento. Viene cosi delineata una coscienza corporea inserita, ma nello stesso tempo differenziata dallo spazio esterno la cui percezione è essenziale per orientarsi nell’azione. Ed è il cambiamento, nel dinamismo della tecnica, a mettere in moto questo meccanismo di riconoscimento continuo dello spazio, della posizione del proprio corpo nello spazio…..
In seguito ad accuse e fraintendimenti che coinvolgono anche la moglie Mieko Kurihara e i figli, Kaoru Kurihara matura la decisione di lasciare l’aikido. Nel gennaio 1996 riceve dalla “Scrittura automatica” l’incarico di fondare a Roma una nuova arte marziale, lo Shinkido (“via del Ki del Dio della Verità”)…
…”Era il tempo in cui era possibile condurre un dojo di Aikido essendo soltanto shodan o nidan. Coloro che diventavano “cintura nera” venivano poi rispettati come praticanti con un’esperienza completa e nessuno aveva difficoltà ad andare ad apprendere da un aikidoka di tale livello. In ogni caso, è vero oggi come allora che un praticante col primo o secondo dan ha soltanto memorizzato le forme ed è ora pronto ad iniziare a studiare”…
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