Presentazione pittura Sumi-e

sumie_apriticielo_sito-642x336

Venerdì 27 settembre, ore 20,00
presso Associazione Culturale Apriti Cielo!
Via Spallanzani, 16 – 20129 Milano Presentazione pittura Sumi-e  Lezione gratuita di presentazione della tecnica Sumi-e a cura della Maestra Elisabetta de Angelis

CHE COS’E’ IL SUMI-E?

Il termine giapponese significa “inchiostro nero” (SUMI) e “pittura” (E) ed indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con inchiostro nero e gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con acqua.
Questo però non vuol dire che ogni cosa dipinta così possa meritare il nome di SUMIE Il vero SUMI-E deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche come, ad esempio, la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente alla sensibilità dello spettatore.
Perché un dipinto sia “vivo”, tutti i suoi componenti devono essere “vivi”. Il SUMI-E coglie l’essenza della natura.
Il SUMI-E venne introdotto in Giappone dai monaci Zen e conobbe un rapido successo perché in questa tecnica” pittorica, come nella pratica dello Zen, l’espressione del reale viene ridotta alla sua forma pura, spoglia. I ritocchi, le “aggiunte”, le decorazioni in realtà non abbelliscono un’opera ma ne offuscano solo la verità naturale, la sua propria natura. E’ un po’ come nella cucina: se metti troppi condimenti e troppe spezie, non sentirete più il gusto di quello che effettivamente state cucinando.
Nel SUMI-E pochi tratti d’inchiostro nero tracciati con un pennello su un semplice foglio di carta bianco, permettono di rappresentare il modello più complesso. Si deve imparare a cogliere l’essenza, la verità così com’è.

Cosa succede quando vogliamo dipingere un bamboo con la pittura SUMI-E?:

1. ci si siede (ma si può fare anche in piedi) tenendo la schiena ben dritta
2. si mette davanti a sé un foglio di carta e ci si concentra sul foglio, respirando con calma.
3. naturalmente, si lasciano svanire tutti gli altri pensieri.
4. nella nostra mente rimane alla fine solo un foglio bianco
5. si lascia che si presenti alla nostra mente l’immagine da dipingere.

Per dipingere il bamboo, ne dobbiamo sentire la consistenza, vedere il tronco, i rametti, sentire il fruscio delle foglie leggere mosse dall’aria o dal vento, o bagnate dalla pioggia o addirittura appesantite dalla neve.
Solo allora …..si prende il pennello e si lascia danzare la nostra mano in modo naturale e senza sforzo….. non c’è alcun pensiero di tecnica…non c’è alcuno sforzo cosciente di fare un buon dipinto…. il bamboo nasce dal niente!
Sulla carta di riso è concesso un solo passaggio per ogni tratto perché ogni ritocco viene immediatamente percepito.
Solo allora, il nostro bamboo completo prenderà forma e avremo un immagine stabilmente “viva”.

Sito web della Maestra : http://elisabettasumi.wix.com/elisabettadeangelis-sumi-e

Associazione Apriti Cielo!
Via Spallanzani, 16 – 20129 Milano
(nel cortile a sinistra – suonare sempre il citofono a fianco del portone)

http://www.apriti-cielo.it/



Lascia un Commento


cinque − = 0


Parte del materiale e' stato scaricato da internet.
Qualora una o piu' parti ledessero i diritti dei rispettivi proprietari
saremo pronti, dietro segnalazione, a toglierle immediatamente.