Katana e Dintorni

Le Arti della Spada
Le arti della spada si dividono in alcune vie: prima per tipo, ken o iai (talvolta chiamata batto). Allo stesso tempo si dividono per origine, le tre famiglie di arti della spada sono: Muso (vuoto), Kage (ombra) e Shinto (nuova spada). All’interno di ogni tipo ci sono tre stili che possono essere riconosciuti.

Ci sono due organizzazioni in Giappone che hanno cercato di consolidare la arti della spada. Lo Zen Nihon Kendo Renmei (federazione di Kendo del Giappone) sovrintende alle certificazioni che riguardano il Kendo, il Kenjutsu e alcuni ryu dello Iaido. Lo Zen Nihon Iaido Renmei (federazione dello Iaido giapponese) è un’organizzazione molto giovane e sovrintende alle certificazioni di alcuni ryu del Kenjutsu e di molti ryu dello Iaido. Comunque i praticanti più tradizionalisti non hanno scelto nessuna delle due organizzazioni e rimangono indipendenti.

Si deve, comunque, notare che molti sistemi marziali includono le arti della spada come parti del loro curriculum. In altri casi sistemi marziali di spada hanno incluso altre armi nella loro pratica, ma comunque ci sono anche dei sistemi che insegnano solo le arti della spada. I ryu più tradizionali insegnano la spada come arma principale. Solo nel budo moderno le arti disarmate sono diventate preminenti rispetto alla spada che gioca un ruolo di supporto.

Kenjutsu
Il Kenjutsu è ritenuta un’arte combattiva. Comincia con la spada già sguainata con intento aggressivo. Il primo sistema d’insegnamento storicamente riconosciuto di spada risale al IX secolo. Da allora in poi sono state documentate più di 1200 ryu (scuole).

Molti esponenti del Kenjutsu iniziarono a domandarsi se non si potesse aspirare ad un migliore apprendimento attraverso lo studio e la pratica della spada. Questi Kenshi (spadaccini) svilupparono l’arte della spada (kenjutsu) nella via della spada (kendo). Questa divisione risale al XIV secolo.

Il Kenjutsu è considerato un bujutsu classico (arte di guerra o arte marziale) essendo stato codificato prima della riforma Meiji, che divide gli stili classici da quelli moderni. I classici ryu del Kenjutsu tendono alla segretezza riguardo le loro tecniche e sono molto chiusi con gli stranieri. I ryu classici del Kenjutsu sono molto vicini all’addestramento classico dei guerrieri. Esempi di ciò sono lo Yagyu Shinkage Ryu e il Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu .

L’abbigliamento del Kenjutsu è quello tradizionale e consiste di Hakama, Keikogi e cintura. Nel Kenjutsu le cintura non hanno colore ma solo titoli: Deshi (studente, Renshi (istruttore), Kyoshi (insegnante) e Hanshi (maestro).

I Kata (forme di esercizio prestabilite) sono il modo usuale di imparare i movimenti richiesti. Inizialmente si pratica da soli, ma più tardi si eseguono dei Kata in coppia o anche in più di due. Lo strumento standard di esercizio può essere sia un Bokken (spada di legno) che una spada a lama viva. Tagliare o affondare la spada in tappeti arrotolati inzuppati d’acqua con all’interno stecche di bambù, chiamati tameshigiri, danno agli allievi più avanzati l’idea dell’impatto della lama viva contro un bersaglio.

Kendo
Il kendo è generalmente considerato un Budo classico, essendo stato codificato prima della riforma Meiji. Nella sua forma più moderna è praticato più come sport che come forma di combattimento.

All’inizio il Kendo era una tecnica di allenamento di Kenjutsu senza conseguenze corporali dovute a errori commessi con il Bokken o con la Katana. L’arma standard del Kendo si chiama Shinai , una stecca di bambù con spacchi  verticali, con la punta ricoperta di pelle e un’impugnatura in pelle. La Shinai è dritta e molto leggera.

Oltre all’abbigliamento tradizionale (gi), i praticanti indossano Budogu (armatura), il Men (Maschera facciale con protezione del collo), il Do (protezione del petto) i Kote (guanti da scherma) e un Tare (grembiule pesante). I colpi consentiti sono quelli ai polsi, ai lati del Do e ai tre lati della testa (destra, sinistra e centro). E’ anche consentito affondare alla gola. L’area di esercizio è composta da un tappeto quadrato di dieci metri per lato e per vincere sono necessari due colpi validi chiamati dai giudici. I passaggi di grado sono uguali a quelli di altre arti marziali, kyu e dan, la cintura rimane sempre dello stesso colore. Ai dan piu’ alti è richiesto di mostrare capacità con una lama viva nei Ten Kata, con le spada lunghe (Daito, Katana e Tachi) e con le spade corte (Shoto e Wakizashi). I ryu classici del Kendo sono ormai spariti tanto che rimane del Kendo solo l’aspetto sportivo.

Iaido/Iaijutsu
Lo Iai è considerato un budo/bujutsu classico. E’ difficile caratterizzare lo Iai perché mano a mano che lo studente progredisce nella tecnica gli aspetti -do perdono importanza e gli aspetti -jutsu ne guadagnano. Si ritiene che lo Iai abbia avuto le sue origini intorno al 1200, con circa 800 ryu catalogati da allora. E’ possibile che l’arte presente dello Iai debba parte delle sue origini al “tachi-gake”, intorno all’anno 1000.

Lo Iai si differenzia dagli altri stili di ken nel fatto che la spada è inizialmente nell’elsa invece di essere già sguainata e pronta per il combattimento. Lo Iai si compone di tre momenti: sguainare la spada (nukitsuke), renderla pronta al combattimento nel più breve tempo possibile e riporla nell’elsa (saya). La posizione di partenza dello Iai può essere una postura da combattimento o una postura qualsiasi, seduti o in piedi.

Si indossano Gi tradizionali e i passaggi di grado possono essere sia con kyu e dan sia senza. Lo Iai della Zen Nihon Kendo Renmei ha i gradi e anche alcune credenziali per gli istruttori, come nel Kendo.

La ragione per cui la federazione del Kendo sovrintende allo Iaido è semplice. Agli inizi di questo secolo i praticanti di Kendo si rendevano conto che il Kendo non era considerabile un insegnamento di spada. La Shinai non era una Nihon-to (spada giapponese) e non si impugna come una spada. Il Kendo ritiene i Ten Kata come una parte del loro processo di promozione ma sentivano che era insufficiente perché si insegnasse propriamente la “via della spada”.

Nei tardi anni ‘50 la federazione del Kendo invitò spadaccini esperti nello Iai classico a studiare dei corsi. Il risultato fu la selezione e l’adozione di sette Iai-kata, che furono poi aumentati a dieci da una commissione successiva. Questi Kata formarono le basi dello Zen Nohin Kendo Renmei Seitei Gata. Questi dieci Kata formano le basi del Kendo basato sullo Iai. Esempi classici di ryu Iai sono il Muso Jidiken Eishin Ryu e il Muso Shinden Ryu. Questi due ryu sono due parti di un’unica branca e rimangono i ryu piu’ praticati dello Iaido.

I Seitei Gata hanno tre posizioni di apertura. La Seiza è usata per i primi tre kata ed è considerato una posizione non combattiva. La Tate-hiza è usata per il quarto kata ed è considerata neutrale. Finalmente, i sei kata finali iniziano con la Tachi-ai che è, a sua volta, considerata posizione neutrale. C’è un’altra posizione d’apertura considerata aggressiva, la Iai-goshi, ma non è usata nel Seitei.

La ragione della partenza non combattiva, o neutrale, è che queste sono posizioni della vita di tutti i giorni. Ci si può aspettare un attacco a sorpresa in qualsiasi momento ed è considerata essenziale l’abilità di reagire da una posizione di partenza che fosse quella tenuta nella vita quotidiana.



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