01- V kyu, riflessioni sull’Aikido: Aikido e tradizione

L’arte che si studia oggi in tutto il mondo, nasce dall’ uso della katana (spada giapponese) e del jo (bastone).Tutti i movimenti derivanti dall’uso di queste armi, danno origine all’Aikido sguarnito attuale. Le tecniche a mani nude quindi nascendo dall’uso delle armi, hanno come fondamento un profondo e lungo studio delle tecniche armate.I movimenti eseguiti a mani nude, adottano gli stessi principi dei movimenti eseguiti con le armi, infatti la mano dell’aikidoka viene anche chiamata te-gatana (mano spada).L’Aikido si basa sul principio di taglio. La spada viene impugnata come se fosse un rasoio affilatissimo, è fondamentale una presa solida, ma non istericamente incontrollata.L’efficacia di una buona presa é data dalla chiusura del mignolo sull’ estremità dell’impugnatura della akatana, al contrario l’inadeguata chiusura del mignolo, non permette una corretta esecuzione del movimento, e quindi la possibilità di poter perdere il controllo della spada.Ancora oggi in Giappone, in alcuni clan della mala vita, é rimasta come usanza l’amputazione del mignolo come punizione al mancato rispetto di alcune regole ben precise. Questo sta a significare come siano importanti le tradizioni e i costumi per gli orientali. Volendo proporre un raffronto con la cultura celtica, possiamo subito constatare i differenti principi utilizzati dai guerrieri durante le antiche battaglie. Anche se lo scopo ultimo era il medesimo, ogni popolo lo raggiungeva attraverso uno studio di principi ben preciso. Questi popoli adottavano esclusivamente principi di forza, infatti possiamo notare come le armi celtiche si mostrino del tutto sproporzionate rispetto a quelle orientali. Si può constatare che l’uso di queste armi era del tutto incontrollato. Tutti conoscono le famose spade celtiche, dal peso indescrivibile, che una volta scagliate in battaglia contro un rivale, era pressoché impossibile ritornare a colpire con un nuovo fendente. La differenza più evidente che possiamo rapportare alla cultura orientale é proprio il modo di maneggiare le armi; infatti gli orientali basandosi sempre sul principio di taglio, quindi di leggerezza, non solo adoperavano armi leggerissime e maneggevoli, ma una volta scagliato un colpo, avevano sempre la possibilità di poterlo replicare, grazie all’estrema freddezza e calma con cui affrontavano la vita ed il combattimento. Un’altra caratteristica fondamentale che differenzia l’arte dei samurai da quella dei barbari é la possibilità di poter gestire l’attacco di più persone nello stesso frangente, e poterli sovrastare con un numero limitatissimo di colpi.

continua



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